giovedì 29 dicembre 2016

Imparai che


La vera semplicità e nudità della vita dell'uomo nelle età primitive implicavano questo vantaggio per lo meno: lasciavano l'uomo ospite della natura.
Ma ahimé gli uomini ora sono diventati strumenti dei loro strumenti. L'uomo, che quand'era affamato coglieva i frutti liberamente, è diventato contadino; e quello che, per riposare, si stendeva sotto un albero, è diventato il guardiano della propria casa.
Questo gettar via la maggior parte della vita umana guadagnando danaro per godere di una libertà piuttosto dubbia nel periodo meno prezioso dell'esistenza, mi fa ricordare quell'inglese che andò in India a fare fortuna per poi tornare in Inghilterrra a fare la vita del poeta.
...imparai che, se ognuno vivesse in semplicità e consumasse solo il proprio raccolto senza coltivarne più di quanto non ne mangi, o senza cambiarlo con un'insufficiente quantità di cose più costose o di lusso, basterebbe coltivasse solo poche pertiche di terra:
imparai anche che gli sarebbe più conveniente vangare invece arare coi buoi e scegliere di volta in volta un terreno nuovo invece che concimare quello vecchio, e che potrebbe fare i lavori della fattoria nelle ore libere dell'estate e con la mano sinistra per così dire, e in tal modo non sarebbe legato a un bue o a un cavallo, o a un porco o a una mucca, come egli è ora.


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